RIFLETTIAMO BENE PRIMA DI SCEGLIERE : OGGI SIAMO LA CONSEGUENZA DELLE SCELTE DI IERI, DOMANI SAREMI IL RISULTATO DELLE SCELTE DI OGGI - ELEZIONI RSU/RLS SSC 15 LUGLIO 2010 - UGL TELECOMUNICAZIONI PUGLIA - francescoceglie@tin.it - ugltelecomunicazionipuglia@hotmail.it - cell. 3316029708      ...

Ugl Telecomunicazioni Puglia – Segreteria Regionale - e- mail : francescoceglie@tin.it - ugltelecomunicazionipuglia@hotmail.it – tel. 3316029708 - http://ugltelpuglia.jimdo.com - http://uglpuglia.jimdo.com - http://francoceglie.jimdo.com



ELEZIONI RSU/RLS SSC 15 LUGLIO 2010 - UGL TELECOMUNICAZIONI PUGLIA - francescoceglie@tin.it - ugltelecomunicazionipuglia@hotmail.it - cell. 3316029708      ...




RIFLETTIAMO BENE PRIMA DI SCEGLIERE : OGGI SIAMO LA CONSEGUENZA DELLE SCELTE DI IERI, DOMANI SAREMI IL RISULTATO DELLE SCELTE DI OGGI - ELEZIONI RSU/RLS SSC 15 LUGLIO 2010 - UGL TELECOMUNICAZIONI PUGLIA - francescoceglie@tin.it - ugltelecomunicazionipuglia@hotmail.it - cell. 3316029708      ...

Web stats powered by www.wstatslive.com
Ugl Telecomunicazioni Puglia – Segreteria Regionale - e- mail : francescoceglie@tin.it - ugltelecomunicazionipuglia@hotmail.it – tel. 3316029708 - http://ugltelpuglia.jimdo.com - http://uglpuglia.jimdo.com - http://francoceglie.jimdo.com



RIFLETTIAMO BENE PRIMA DI SCEGLIERE : OGGI SIAMO LA CONSEGUENZA DELLE SCELTE DI IERI, DOMANI SAREMI IL RISULTATO DELLE SCELTE DI OGGI - ELEZIONI RSU/RLS SSC 15 LUGLIO 2010 - UGL TELECOMUNICAZIONI PUGLIA - francescoceglie@tin.it - ugltelecomunicazionipuglia@hotmail.it - cell. 3316029708      ...

Ugl Telecomunicazioni Puglia – Segreteria Regionale - e- mail : francescoceglie@tin.it - ugltelecomunicazionipuglia@hotmail.it – tel. 3316029708 - http://ugltelpuglia.jimdo.com - http://uglpuglia.jimdo.com - http://francoceglie.jimdo.com

UGL TELECOMUNICAZIONI PUGLIA

 

 

TEL. 3316029708 - MAIL : francescoceglie@tin.it - ugltelecomunicazionipuglia@hotmail.it 

 

 

siti di riferimento :  http://ugltelpuglia.jimdo.com  

                            

                              http://uglpuglia.jimdo.com

 

                                 http://francoceglie.jimdo.com

VAI SU FACEBOOK E VISITA IL NOSTRO PROFILO CLICCA IL RETTANGOLO BLU'  

Ugl Telecomunicazioni Puglia – Segreteria Regionale - e- mail : francescoceglie@tin.it - ugltelecomunicazionipuglia@hotmail.it – tel. 3316029708 - http://ugltelpuglia.jimdo.com - http://uglpuglia.jimdo.com - http://francoceglie.jimdo.com

 

CORREVA L'ANNO 2008

 

 

“Telecom Italia

e il flop della rivoluzione

del capitalismo italiano”

 

Telecom Italia attualmente   è un’azienda con un’indebitamento pari a circa 35,54 miliardi di euro.

Nel 1999 Telecom avrebbe potuto comprarsi Vodafone e forse anche Telefonica, la sua probabile futura padrona. Bernabè, l’attuale amministratore delegato, tento prima un’alleanza con Deutsche Telecom per impedire che Telecom Italia si indebitasse per decine di miliardi di euro con i “capitani coraggiosi” Gnutti e Colaninno che riuscirono a comprare a debito l’azienda.

Fu spodestato da D’Alema , allora presidente del consiglio dei ministri che favorìla scalata dei capitani coraggiosi permettendo a questi l’utilizzo di uno strano strumento , meglio conosciuto come O.P.A..

Colaninno non aveva i 100.000 miliardi per comprare Telecom Italia ma ci riuscì ugualmente, scaricando un pesantissimo debito sulle spalle degli azionisti di minoranza, dei dipendenti e dei clienti di Telecom Italia.

In seguito Colaninno è stato condannato per bancarotta preferenziale per Italcase, Gnutti per insider trading e D’Alema è alle prese con il caso Unipol, ma furono condannati solo Consorte e Sacchetti.

Il Governo D’alema e tutta la sinistra, che avrebbe dovuto essere la più ostile a operazioni in cui la dimensione finanziaria prevale sulle esigenze industriali, di sviluppo e di occupazione, di contenimento e riduzione delle tariffe e del canone, favorì irresponsabilmente un'operazione al limite della legalità, in cui ad arricchirsi furono pochi: le banche protagoniste italiane e straniere senza vantaggi per il Paese.

Il rag. Colannino , grazie all’intervento diretto di banche e con obbligazioni della Tecnost, attraverso l’olivetti acquisisce il pacchetto di maggioranza della Telecom , la stessa olivetti sembrava essere controllata da una società lussemburghese che faceva capo sempre al rag. Colannino (potenza dei ragionieri…)

La Banca di Roma, oggi Capitalia, svolse un ruolo centrale nell'Opa di Colaninno, e, non a caso, qualche tempo fa è stata proprio Capitalia (coinvolta anche nello scandalo Parmalat) a prendersi in carico una parte importante dei debiti dei Ds.

Questo non gioca certo a favore dei Ds, che avrebbero potuto bloccare l’opa disponendo della golden share ed era ancora uno dei maggiori azionisti di Telecom Italia.

Un veto che il governo francese o tedesco avrebbe messo, sicuramente, in caso di Opa sulla sua Telecom…

Non è poi un mistero che D'Alema e il suo compagno di partito Bersani, allora Ministro dell'Industria, volessero creare una nuova classe imprenditoriale più vicina al loro partito, ma l’obiettivo non riusci in pieno.

Dopo pochissimo tempo, gli squali, considerato che erano solo tali e non imprenditori, avviando una politica di ristrutturazione scellerata, iniziavano ad esternalizzare rami d’azienda e prima ancora , siamo nel 2000 , sempre con l’appoggio del compagni Maximo, cercano di avviare un processo di C.I.G.S. per quelle aree aziendali che poi o saranno esternalizzate e scompariranno, facendo confluire i lavoratori nei nuovi serbatoi definiti “ Call Center” , dove tra l’altro, la smania di battere cassa, si ripercuote ad effetto domino dall’alto verso il basso creando tutte le condizioni di esasperazione delle attività dove il personale viene caricato.

 

Nel luglio 2001 , l’AZIENDA viene acquisita con una scalata ai danni di Olivetti

( con fior di miliardi per la buonuscita di Colannino) da Tronchetti & c. attraverso una holding finanziaria , Olimpia spa e partecipata da Pirelli , Benetton , Banca Intesa, Unicredito e poi Gnutti con Hopa.

 

Arriviamo al 2006 quando il Dott. Tronchetti si dimette da A.D.dell’Azienda, tale decisione segue immediatamente la bufera del caso Rovati (consigliere economico-politico del presidente del Consiglio Romano Prodi) quando spunta fuori un «piano» per il riassetto societario di Telecom.

 

Il centrodestra punta l’indice contro lo “studio informale” in cui Carlo Rovati, consigliere di Prodi, suggeriva un piano preciso a Tronchetti Provera circa la cessione della rete fissa alla Cassa Depositi e Prestiti.

 

Il presidente del Consiglio Prodi si esime da dare chiarimenti in parlamento e preferisce nascondere la testa sotto la sabbia, il Centrodestra intanto attacca Prodi , considerando indispensabile chiarire in Parlamento circa il caso “TELECOM”, spingendosi a ipotizzare anche il reato penale di aggiotaggio nel comunicato di Palazzo Chigi che faceva riferimento a informazioni riservate di societa' quotate.

 

Sulle dimissioni di Tronchetti Provera il Wall Street Journal parlera dell’Italia come della “Repubblica delle banane”

 

Seguirà la nomina di Guido Rossi , ex-senatore della sinistra, ex presidente della Consob (!!!) tornato al comando di Telecom , dopo un po’ di tempo, nel passato aveva giudato lui stesso l’azienda nella privatizzazione.

 

Il cambio al vertice di Telecom sembrava però essere solo del fumo negli occhi del centrosinistra.

Nell’aprile del 2007 Rossi si dimetterà, tra accuse di aver favorito un’apertura verso la Fininvest, l’unico gruppo italiano che potrebbe, con i mezzi adeguati, subentrare nel controllo di Telecom.

 

Dalla nuova esperienza Telecom Rossi trarrà la conferma di una diagnosi spietata sui mali profondi del capitalismo italiano, sulla sua incapacità di cambiare. Tronchetti; il vizio antico delle scatole cinesi; le banche; la politica; nessuno si salva: e se questo è lo stato del paese allora ben vengano gli stranieri, è la sua lezione finale.

Non meno duro sarà Pierre de Gasquet, che sulle colonne de Les Echos firmerà un articolo dal titolo “Telecom Italia e il flop della rivoluzione del capitalismo italiano”, dove accusa, nel cambiamento di strategia di Tronchetti Provera, il fallimento del capitalismo senza capitali tipico del Belpaese. Un’accusa non da poco, se si considera che già negli anni ’90 le privatizzazioni targate Prodi-Ciampi-Draghi volevano allontanarsi dal modello statalista per modernizzare il paese e hanno invece portato alle scalate a debito di Gnutti, Colaninno e compagni da cui in gran parte deriva la situazione odierna.

Ad aprile 2007 con una mossa a sorpresa Telefonica, società telefonica spagnola, entra in Telecom Italia e ne prende il controllo affiancata da 5 società finanziarie italiane. una cordata italiana Mediobanca, Generali, Intesa-San Paolo e Benetton hanno acquistato una percentuale delle azioni dellla holding Olimpia che come sappiamo gestiva la maggioranza di Telecom Italia.

A fine 2007 entrerà di nuovo in scena Bernabè, la sua scelta sarà decisa dal comitato nomine di Mediobanca composto da Rampi, Bollorè, Tronchetti e Geronzi.

Ricordiamo , come detto prima, nel 1999 Bernabè  fu spodestato grazie all’appoggio del Compagno D’Alema…dai capitani coraggiosi.

Arriviamo a marzo 2008, durante un’'incontro con i sindacati Bernabè annunciava un piano di risparmi e sinergie basato sopratutto sulla riduzione dei servizi informatici esternalizzati,, la valorizzazione delle risorse interne e maggiori economie di scala, grazie alla partnership con Telefonica. Il tutto sarebbe avvenuto senza tagli sul personale. Ora, se lo scenario è cambiato, se vi è un nuovo piano industriale, deve essere portato a conoscenza delle OO.SS.

Inizio giugno 2008,si stanno ancora svolgendo assemble sindacali in Telecom  per l'approvazione del rinnovo del contratto integrativo aziendale e i sindacati si trovano davanti l'annuncio da parte di Bernabè di tagli da qui al 2010 per 5.000 unità.

_______________________________________________________________

Non si può giocare alla roulette russa con i lavoratori" considerando il piano di riorganizzazione di Telecom Italia che prevede una riduzione di personale in Italia di circa 5.000 unità entro il 2010. "Una decisione che ci allarma e di cui soprattutto non si comprendono le reali motivazioni poiché sinora nonostante le nostre ripetute richieste, non siamo stati messi in condizione di poter valutare un serio piano industriale. Questa per l'Ugl, e lo abbiamo ribadito all'azienda, è una condizione pregiudiziale per l'avvio di qualunque confronto

 

La Telecom è stata cosi depauperata anziché

rimanere sotto il controllo

dello stato.

“ non era possibile lasciare infrastrutture, monopoli naturali, strategici per il bene del paese e da cui dipende dipendeva notevolmente la parte sana dell'imprenditoria italiana, nelle mani di soggetti che hanno dimostrato di frequentare piu' facilmente gli strumenti del "leverage buy out" piuttosto che quelli della pianificazione industriale”.

SCIOPERO lavoratori

TELECOM ITALIA

04 LUGLIO 2008

C o n t r o i 5000 esuberi annunciati oggi , e altri che si prevedono per il futuro.

C o n t r o compensi milionari ai manager.

C o n t r o piani di riorganizzazione senza certezze industriali;

Perche’ l’Azienda esca allo scoperto con un vero piano industriale, che preveda investimenti sulla Rete di nuova generazione (NGN2), sull’informatica e sulla ricerca per sviluppare servizi e prodotti innovativi e di qualità per i clienti;

P e r lo sviluppo delll’occupazione e le professionalità con scelte che tutelino i lavoratori , gli unici che stanno ancora pagando !!!

 

Ugl Telecomunicazioni Puglia – Segreteria Regionale - e- mail : francescoceglie@tin.it - ugltelecomunicazionipuglia@hotmail.it – tel. 3316029708 - http://ugltelpuglia.jimdo.com - http://uglpuglia.jimdo.com - http://francoceglie.jimdo.com